Giorgio Polli e la nascita della sezione immobiliare di Generali
08 Marzo 2019
«La Direzione, inteso il parere del Dr. Segretario Generale [Edmondo Richetti ndr], esprime essere desiderabile che in sostituzione dell’Ing. Geiringer, le di lui agende vengano affidate all’Ing. Polli verso un onorario di Cr. 250 mensili», così fu deciso durante la seduta direttoriale del dicembre 1904, dopo la morte di Eugenio Geiringer. Sono proprio i verbali della Direzione, i cosiddetti “protocolli direttoriali” conservati integralmente dal 1831 dall’Archivio storico di Assicurazioni Generali, la fonte principale per effettuare un’indagine conoscitiva sul patrimonio immobiliare e soprattutto sui suoi protagonisti, in quanto quest’organo collegiale aveva, da statuto, la competenza tecnica e quindi decisionale in materia.
Laureatosi in ingegneria meccanica a Graz e impiegato presso il cantiere navale di Pola, Giorgio Polli fu uno dei più importanti esponenti dell’Eclettismo a Trieste: a lui infatti si devono importanti interventi urbanistici in città come la Pescheria (1913). Triestino di nascita (1862-1942), operò in prova per la compagnia per due anni, dal 1886 al 1888, per poi essere assunto presso l’Ufficio tecnico del Comune di Trieste e dedicarsi alla libera professione. In questa vece, assieme al figlio Carlo, offrì i suoi servigi a Generali quale consulente tecnico e artistico relativamente alla gestione degli stabili.
Per esempio, a lui sono da imputarsi gli ampliamenti degli anni 1909-1912 di palazzo Geiringer, sede storica di Generali, e i lavori di edificazione del complesso immobiliare dell’isolato di Chiozza (1914-1927), prima sede dell’Archivio storico. Riguardo a quest’ultimo intervento, stando alle carte conservate nel suo fascicolo personale, egli stipulò un primo contratto di collaborazione nel 1914, rinnovato poi nel 1924 (scaduto nel 1938, anno in cui gli successe Riccardo Gairinger), gli venne accordato di poter continuare la libera professione compatibilmente con l’adempimento dei suoi obblighi verso la società e un proprio ufficio presso la Direzione centrale, svincolato però da quei regolamenti di servizio che vigevano per gli impiegati.
Come consulente tecnico, entrò a far parte della “sezione tecnica” (primo nucleo costitutivo della Proprietà immobiliare) creata presso la Direzione centrale di Trieste nel 1911 con lo scopo di «vigilare e provvedere alla regolare e razionale amministrazione, nonché alla buona amministrazione degli immobili della Compagnia», come si legge nel protocollo direttoriale del gennaio di quell’anno. Contemporaneamente, visto l’ingente sviluppo del patrimonio immobiliare, si decise anche di istituire in seno alla Direzione un’apposita commissione di sorveglianza, competente sia per il lato commerciale che per quello tecnico-amministrativo, con autorità sugli affari in Austria-Ungheria e all’estero, e nel Regno d’Italia, di cui lo stesso Polli fece parte.